Skip to content

Conferenza su Maurits Cornelis Escher

Conferenza su Maurits Cornelis Escher

Patrizia Genovesi – fotografa, docente di fotografia e divulgatrice di materie artistiche e scientifiche – ha introdotto il pubblico nell’affascinante mondo di Maurits Cornelis Escher, attraverso le vicende personali del grande artista, la sua opera e il sorprendente rapporto che lo legava alla musica di Bach.

“Mi sentii spinto a smettere d’illustrare il mio ambiente più o meno diretto e realistico e ad abbracciare quello delle mie visioni interne” M.C. Escher

I lavori di Escher sono opere d’arte e intuizioni matematiche applicate a forme sorprendenti. Molti concetti matematici fornirono metafore visive alla sua arte. Escher s’impegnò nei problemi della forma e della tassellatura del piano, ma non eseguì l’investigazione secondo la maniera numerica, algebrica e analitica dei matematici, piuttosto lavorò sul campo sperimentale, sfruttando la percezione visiva e tattile delle immagini che incideva.

Realizzò illusioni, “figure impossibili”, suddivisioni inimmaginabili del piano euclideo. Riuscì a connettere la facoltà umana di percepire la profondità dello spazio con la padronanza della prospettiva del disegnatore. Di lui ha scritto Hofstadter in un’opera di grande interesse: “Gödel, Escher, Bach: un’eterna ghirlanda brillante”, affrontando filosoficamente quanto Escher realizza su un piano concreto e visuale e Bach sul piano sonoro e musicale”.

Torna su
Cerca